Immersioni nel passato etrusco

Immersioni nel passato etrusco

Il territorio compreso tra la Valdichiana Senese e la val d’Orcia ritrova in epoca etrusca un periodo di grande floridità. Intorno a me, passando dalla Foce, per Chianciano, Sarteano, fino a Chiusi sono state ritrovate testimonianze di rara importanza dell’insediamento di questa civiltà in parte avvolta ancora nel mito. Ne possiamo ammirare i resti delle necropoli e i percorsi meravigliosamente allestiti all’interno dei musei.

Chiusi

Città etrusca tra le più antiche e potenti, Chiusi era una delle principali città-Stato, con il mitico re Porsenna che dominò Roma (era contro di lui l’atto eroico di Muzio Scevola). Chiusi conserva i reperti più importanti nel Museo Nazionale Etrusco. Uscendo dal Museo Nazionale, in pieno centro storico, ci si può addentrare in un suggestivo percorso sotterraneo tra i cunicoli del sistema di approvvigionamento idrico costruito dagli etruschi, noto come il Labirinto di Porsenna. Uscendo dalla città, in prossimità del lago di Chiusi, piccola perla naturalistica, è possibile visitare su prenotazione alcune delle tombe più famose della necropoli, come la Tomba della Pellegrina e la Tomba della Scimmia.


Sarteano

Borgo il cui territorio fa da spartiacque tra Val d’Orcia e Valdichiana, si riconosce da lontano per la mole del suo castello che domina la cittadina patria natale di papa Pio III, simbolo di una storia più recente. Ma le origini etrusche della zona hanno lasciato importanti testimonianze oggi conservate nel Museo Civico ed Archeologico, come i canòpi, la ceramica dipinta e gli ossuari in pietra fetida. Qui troviamo la Tomba dipinta della Quadriga infernale. Una delle ultime scoperte, è stata rinvenuta nel 2003 e vi si può ancora ammirare il ciclo dipinto risalente al IV sec a.C.


Chianciano

Chianciano è famosa fin dal tempo degli Etruschi per le proprietà benefiche delle sue acque termali, la cui fama ha travalicato i secoli. Ancora oggi i musei civici dei dintorni presentano numerose collezioni di canopi, resti di necropoli e vestigia della civiltà etrusca. La zona di Chianciano ospitava un importante centro etrusco fin dal V secolo a.C. che sorgeva su una collina che domina la Valdichiana e le sue produzioni agricole, lungo la strada che forniva il collegamento tra l’Etruria settentrionale e il mar Mediterraneo. In virtù della sua posizione e dello sfruttamento delle sue sorgenti, Chianciano era un centro etrusco di notevole importanza. Il tempio dei Fucoli è una delle più importanti testimonianze di questo passato, i cui ritrovamenti sono piuttosto recenti e rappresentano una delle scoperte archeologiche più importanti della Valdichiana. I resti del tempio sono visitabili presso il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, ospitato all’interno di un ex granaio ottocentesco nel cuore del centro storico, che raccoglie preziosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale e può vantare la più importante collezione al mondo di canopi etruschi, ovvero vasi cinerari in forma umana.


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